Dove trovare le informazioni per scrivere un articolo

dove trovare le informazioni per scrivere articoli

Quando ho iniziato anni fa a lavorare nelle redazioni, il mondo dell’informazione era diverso. Non c’era ancora tutto online, e con tutto intendo archivi, fonti e strumenti vari. Lo stesso vale per il copywriting e la scrittura in genere. Oggi però voglio occuparmi nello specifico della news giornalistica. Sono promotrice convinta della rivoluzione del web che ha reso più agile la ricerca e la diffusione di contenuti. In rete si trovano molte informazioni utili per scrivere un articolo. A patto che i contenuti siano di qualità. Il resto per me va dritto nella spazzatura.

Spesso mi chiedono dove trovare le informazioni per scrivere. Per questo ho deciso di raccontarti come mi muovo io. Anche se ognuno di noi ha le sue abitudini e non esistono regole prestabilite, alcune pratiche e il buonsenso dovrebbero, almeno quelli, mettere tutti d’accordo.

Prima del boom di internet gli articoli li scrivevo quasi esclusivamente per strada, tra la gente, con gli occhi spalancati e le orecchie a parabola per raccogliere ogni spunto utile. Da tempo il web si è aggiunto a questa modalità, facilitando molto le cose. La rete ci offre informazioni, email, newsletter, agenzie, banche dati, grafici e luoghi di scambio quali i social e le community. Oggi abbiamo un’offerta ben più ampia di dati per scrivere articoli. E di questo dobbiamo essere grati.

Notizie e fonti non mancano mai, anche se non è tutto oro quello che luccica. Le fake news e i contenuti trash sono un male diffuso e riconoscerli e non diffonderne di nuovi è un dovere. Ma di questo parlerò in un altro articolo. Ora torniamo alle fonti.

Sul desktop ho la mia cassetta degli attrezzi che apro ogni giorno. Ho l’amico Feedly, l’aggregatore di contenuti che mi permette di seguire i siti che mi interessano e non perdermi le novità. Immancabile Evernote, sul quale salvo le pagine dei siti web nei quali mi imbatto navigando e che voglio approfondire in seguito. Consiglio anche Toby, l’estensione di Google che permette di organizzare i preferiti attraverso tabs e tag.

Ho attivi gli Alerts di Google per le parole chiave di mio interesse e seguo, tramite Google Trends, gli argomenti di tendenza e la loro evoluzione. Non può mancare AnswerThePublic, che mi permette di studiare gli interessi del pubblico per una specifica parola chiave.

Un altro strumento utile fornito da Google e ideato per i giornalisti è Pinpoint, che permette di esplorare e analizzare archivi di pdf, immagini, audio, video, da fonti attendibili di tutto il mondo.

Sempre il nostro caro Google ci offre l’imperdibile sezione dedicata alle News, oltre a Discover e la ricerca per immagini. Non devono mancare le letture dei giornali di riferimento, almeno i più autorevoli. Chi preferisce, invece di attivare singoli abbonamenti, può usare Simul News, un’app che permette di gestire più abbonamenti in un un unico spazio.

Nella mia cassetta degli attrezzi ci sono anche le agenzie, gli uffici stampa e un indirizzario con contatti email diviso per argomenti. Ricevo ogni giorno comunicati stampa e notizie da uffici stampa, enti, associazioni e agenzie. Ad alcuni ho chiesto io di essere aggiunta, altri mi hanno chiesto se potevano inserirmi. Funziona così.

Per me aprire frequentemente le email è fondamentale. Per questo ho i miei indirizzi a disposizione su tutti i device che utilizzo, smartphone compreso. Non posso lasciare che nessuna comunicazione vada persa. Ho bisogno di leggere, salvare, rispondere, chiedere altre informazioni, esplorare, confrontare quanto ricevuto e studiare quello che ho a disposizione. Parte tutto da queste sane abitudini, almeno per me è così. Solo dopo mi concentro sulla stesura dell’articolo.

Essere giornalista significa dedicare anche del tempo alle pubbliche relazioni, crearsi una rete di contatti fidati e coltivare i rapporti. Cerco sempre di essere un’osservatrice attenta, mi affido alla mia curiosità che non vuole essere mai morbosa, uso il buonsenso e non smetto di studiare e ampliare le mie conoscenze.

Sono una convinta sostenitrice della cultura a tutto tondo. Solo così si può comprendere la realtà. Non viviamo dentro silos a tenuta stagna e ogni ambito interagisce ed è influenzato da ciò che ha intorno. È questo il mondo di cui dobbiamo dare notizia. Per farlo serve una visione ad ampio raggio.

Non dobbiamo avere paura di arrivare dopo gli altri. Per scrivere un articolo di qualità, affidabile e puntuale serve tempo. I lettori non vogliono la mediocrità. O almeno non quelli a cui mi rivolgo io. Oggi abbiamo anche l’intelligenza artificiale che può aiutarci a cercare le fonti che ci erano sfuggite, creare le strutture degli articoli e suggerirci i titoli. L’intelligenza artificiale può darci spunti interessanti, per dirla semplice. Il tutto però va preso con le pinze e, come sempre, verificato. Guai a gettare altra spazzatura sul web, ne abbiamo tutti piena la SERP.

Raccontami come ti muovi e quali sono le tue sane abitudini per trovare informazioni. Lasciami un commento.