Gennaio 2022

A cosa serve la scrittura. Scopriamolo con il libro di Luisa Carrada

A cosa serve la scrittura. Scopriamolo con il libro di Luisa Carrada

Scrivere, scrivere, scrivere. Oggi più che mai dobbiamo farlo. Quando ci svegliamo la mattina, apriamo la finestra e sappiamo che là fuori c’è un mondo a cui dobbiamo comunicare chi siamo e cosa facciamo. Ma a cosa serve la scrittura? La scrittura è il nostro superpotere e dobbiamo usarlo a nostro vantaggio. Evitando di farci tirare le pietre!

Professionisti, aziende, organizzazioni, tutti dobbiamo imparare a parlare alle persone. Ecco a cosa serve la scrittura. Luisa Carrada in Lavoro, dunque scrivo! ci ricorda che scrivere è l’arte dei grandi narratori, ma esiste anche una scrittura professionale che possiamo definire artigianato.

Per scrivere dobbiamo progettare, partire da basi solide e non aspettare l’ispirazione guardando un cielo stellato. Riempiamo fogli, post-it, abbondiamo nelle quantità, alleniamoci a scrivere, a revisionare a strati i nostri testi. Il lavoro di editing, chiariamolo subito, fa parte del processo creativo tanto quanto la stesura.

Il web ha cambiato il testo, visivamente e nei contenuti. Anche il modo di leggere è diverso rispetto alla carta e al passato. Spetta all’autore limitare la fatica del lettore, sempre più accerchiato da messaggi e testi.

Luisa Carrada spiega che la scrittura non è fatta solo di lettere, parole e numeri. Un testo ha spazi bianchi, font, stili, colori, paragrafi, capoversi, link, immagini, elenchi.  Lo spazio è una componente attiva della scrittura, dà ritmo proprio come la punteggiatura. L’impatto visivo del testo determina come sarà l’esperienza di lettura ed è importante quanto il contenuto.

Un testo sul web deve avere la giusta struttura. Uno dei modelli che possiamo usare è la piramide rovesciata, che svela subito la notizia e le informazioni più importanti. Altri modelli sono le 5 scatole, la clessidra e il diamante. Non dobbiamo per forza seguirli e ognuno di noi può creare i propri modelli, senza però perdere di vista il lettore e i suoi bisogni.

piramide rovesciata nella scrittura

Quando scriviamo dobbiamo creare testi per rispondere alle domande e per chiarire i dubbi del lettore a cui ci rivolgiamo. Frasi brevi in cui soggetto, verbo e complemento restano vicini, sono più leggibili. La chiarezza deve prevalere sull’eleganza. La sintassi piana fa bene a chi scrive e a chi legge. Fate attenzione alla posizione delle parole più importanti. Meglio posizionarle all’inizio o alla fine del periodo. Scegliete una sintassi semplice e dosate gli avverbi.

Spesso dimentichiamo di avere un alleato, il vocabolario. Quanti di voi ne usano almeno uno? Eppure per scegliere le parole giuste, ci ricorda Carrada, dobbiamo conoscerne tante. Quello che ci consiglia Luisa è di usare almeno il Vocabolario di Base di Tullio De Mauro, che riporta le parole conosciute anche da chi ha fatto solo la scuola dell’obbligo o non è madrelingua italiano.

Ricordiamoci di usare parole concrete e precise, forme attive e non passive, aggettivi che aggiungono dettagli, informazioni ma non enfasi. Scrivere bene vuol dire anche saper togliere tutto quello che è in più e appesantisce. Luisa consiglia di tagliare, potare e rifinire. Tutte competenze editoriali sempre più importanti.

La scrittura sul web è come una casa e i microcontenuti sono le porte per accedere alle stanze. Per essere utili i microcontenuti devono rispettare i criteri di sintesi, avere un valore informativo ed essere pertinenti. Fate attenzione quindi ai page title, meta description, tag e testo alternativo. Sono loro le porte di accesso. Sono i microcontenuti che presentano il testo, fanno parlare le immagini e aiutano i lettori a trovare quello che cercano.

Per rendere un testo chiaro possiamo usare anche un elenco verticale. L’elenco è utile per filtrare e ordinare i contenuti e aiuta il lettore nella comprensione.

I consigli di Luisa Carrada sono tanti, accurati, pratici. Per esempio, perché prendersela con la ripetizione? Se usata con consapevolezza e gusto, favorisce la creazione di testi efficaci. Molto meglio di quando ci ostiniamo a trovare per forza un sinonimo.

Identificare il proprio stile e stabilire il tono di voce è una delle sfide principali della comunicazione scritta. Usare una voce umana, una sintassi piana, parole concrete e precise, forme attive, pensare sempre a chi legge e scrivere per le persone. Per scrivere bene dobbiamo abbattere le barriere tra noi e i lettori.

Si dipinge anche con le parole sapete? Luisa spiega come funziona il “teatro della mente”, che riempiamo di immagini ogni volta che leggiamo. Le metafore in questo aiutano molto, basta non abusarne. Ricordate sempre, Show, don’t tell! Avere cura dei dettagli, disegnare con le parole, rafforza anche la credibilità del brand.

E i numeri? Nell’epoca dei dati e delle loro analisi, i numeri hanno un ruolo importante. Pensiamo ad esempio alle slide o alle infografiche. Qui i numeri sono i veri protagonisti. In cifre si vedono meglio, ma se sono tanti è bene trasformarli in immagini e valorizzarli inserendoli all’inizio o alla fine.

Titolo: Lavoro, dunque scrivo! Creare testi che funzionano per carta e schermi

Autrice: Luisa Carrada

Casa editrice: Zanichelli

Anno e luogo: Prima edizione 2012. Ristampa 2020

Pagine: pag. 469


Per voi cosa deve avere un testo per essere scritto bene e di facile lettura? Scrivetelo nei commenti.

 

Il mestiere di scrivere secondo Luisa Carrada

il mestiere di scrivere secondo luisa carrada

Se cercate una voce autorevole e brillante, qualcuno che abbia le carte in regola per dire la sua sul mondo della scrittura professionale, memorizzate il nome Luisa Carrada. Luisa è una delle penne più efficaci e acute a cui ispirarsi, per chi ama la scrittura e crede nel peso specifico delle parole. Mi permetto di dire che la sento tanto affine a me, forse perché sono anche io laureata in lettere moderne con specializzazione in storia dell’arte. Forse perché anche io ho esperienza all’interno di aziende.

Uno dei libri da consumare per chi usa le parole per lavoro, è il Il mestiere di scrivere. Oggi la scrittura fa parte della quotidianità. Il web ha spalancato le porte alle parole, certo è che per usarle al meglio, non basta tirarle fuori dal cilindro e metterle insieme.

Innanzitutto un testo lo si guarda e l’aspetto visivo è importante. Il contenuto è un re che si è tolto l’armadillo, lo scettro e la corona. Si è spogliato degli orpelli inutili per avvicinarsi al lettore. Un testo per essere efficace deve essere chiaro. E questo vale per tutti i formati, siano documenti lunghi, microcontenuti, brochure o articoli del blog.

Testi efficaci, la metafora dello scacco al re

E proprio il blog oggi dilaga all’interno delle aziende, abbattendo le comunicazioni istituzionali e i tecnicismi del marketing. Le aziende devono scrivere per le persone e identificare il giusto tono di voce in grado di arrivare dritto al cuore del lettore. Ed io faccio la stessa identica cosa. Parlo a voi senza tanti fronzoli.

Un’altra forma comunicativa molto usata e utile è l’email. Facile quanto insidiosa, richiede maestria e regole auree fin dall’oggetto. Quante email riceviamo ogni giorno e quante ne apriamo? Poche e tra queste scegliamo sempre newsletter a cui siamo volontariamente iscritti e poco altro. Bene, se vogliamo fare capolino in quel poco altro, dobbiamo conquistare la fiducia delle persone a cui ci rivolgiamo.

Luisa Carrada sottolinea più volte che un’azienda non deve lasciare nessuna forma di comunicazione al caso. Le slide, per esempio, sono uno strumento utile per parlare ai nostri clienti. Quante ne vediamo di efficaci? Spesso sono presentazioni PowerPoint che invece di fissare concetti importanti e tenere alta l’attenzione, deconcentrano e risultano addirittura fastidiose o inutili.

Io personalmente ho una soglia di tolleranza vicina allo zero per le slide con immagini prese in stock. La tolleranza spacca lo zero al cospetto di slide-pergamene contenenti le tavole della legge! Migliaia di parole che fanno perdere il senso della presentazione e rimpiangere di non essere rimasti a casa. Tanto valeva farsi inviare un pdf.

Il mestiere di scrivere dedica l’ultimo capitolo alla scrittura ottimizzata. Scrivere un articolo SEO non significa selezionare una keyword e ripeterla nel testo. Google apprezza e premia i contenuti che soddisfano le richieste dei lettori. Contenuti che hanno un valore e un’utilità per chi legge.

Tutto il resto è solo una triste e ingombrante zavorra che appesantisce il motore di ricerca e rende frustrante l’esperienza di navigazione. Se va bene al lettore va bene al motore, così Luisa esprime il concetto, riprendendo l’affermazione dalla web agency francese Dixxit. I contenuti narrano i valori di un’azienda. Ne raccontano l’unicità.

Titolo: Il mestiere di scrivere. Le parole al lavoro, tra carta e web.

Autrice: Luisa Carrada.

Casa editrice: Maggioli Editore.

Anno e luogo di pubblicazione: 2014, Santarcangelo di Romagna (RN).

Pagine: 214.

E voi avete chiari quali sono i valori della vostra azienda, servizio o prodotto? Ditemi la vostra lasciando un commento.